Il corpo come non lo avete mai visto
The Human Body Exhibition
I due premi Nobel per la medicina Salvatore Luria (Nobel 1969) e Rita Levi Montalcini (Nobel 1986) hanno fatto si che Torino si ponesse come una delle città all'avanguardia nel promuovere gli studi scientifici. Con Human Body Exhibition se ne conferma l'importanza della ricerca ed ecco che arriva in Italia la mostra che divide e fa discutere. Al Plaolimpico dal 29 settembre al 13 gennaio 2013.
Nove sono le gallerie espositive allestite negli spazi di via Filadelfia 82. Nove le sezioni pensate per il percorso espositivo - apparato scheletrico, muscolare, nervoso, cardiovascolare, respiratorio, digestivo, riproduttivo, lo sviluppo fetale - in cui si mostrano al pubblico esemplari di corpi, membra, tessuti e organi umani veri (è questa l'unicità della mostra) - adeguatamente trattati in modo da poterne avere una visione reale e tridimensionale dei diversi apparati, dalla pelle alle ossa, dai muscoli alle vene, dal capo alle dita dei piedi. E la cosa sbalorditiva che più reali sono, più all'occhio che guarda sembrano finti, un ingrandimento de Esplorando il Corpo Umano comprato dai genitori quando si era piccoli.
Tutto è estremamente affascinante e vedersi li nudi fino alle viscere cambia inevitabilmente, almeno per pochi minuti, la visione che sia ha di sé stessi. Sono esposti patologie di organi, cancri, polmoni anneriti dal fumo, tutto con velleità educativo-scientifiche. Perché la mostra non è solo mera esposizione, è soprattutto, la fuoriuscita dalle università, dunque da un mondo elitario, di un patrimonio ed una risorsa che sono di tutti: il corpo. Soprattutto nell'evo attuale, dove vi è un spinta verso il corpo insana e totalmente inconsapevole.
L'esibizione ha da subito fatto parlare di sé in quanto si espongono corpi veri e per i benpensanti o facinorosi della polemica gratuita, questo offende. Durante la conferenza stampa ad esempio il portavoce di una notissima testata giornalistica nel suo intervento sottolineava l'esposizione gratuita di corpi umani, quasi una mercificazione; e si chiedeva di chi fossero questi corpi, credendoli dei desaparesidos con le madri in giro per il mondo a cercarli. Certo fare polemiche aiuta l'audience, soprattutto in Italia ma uno sguardo attento e forse più consapevole di ciò che accade nel mondo sicuramente avrebbe posto quelle domande in un altro contesto.
Pensiamo al mondo dell'arte in cui artisti come Damien Hirst, i Santissimi, espongono con lo stesso procedimento animali, feti, riproduzioni di corpi umani. Pensiamo a Serrano e alle sua passione necrofila. Ma non andiamo molto lontano, le nostri televisioni esattamente all'ora di pranzo, nei telegiornali di tutte le reti, espongono corpi lacerati dalle guerre, bambini privi di arti, corpi spaccati come se fossero al macello. Ora la mostra non è obbligatoria o indotta, è libera e nella libertà il pubblico ha la responsabilità di ciò che sceglie. Detto questo, i responsabili nonché il frontman comunicativo Alessandro Cecchi Paone informano che esistono delle leggi nel mondo per cui se dopo 90 giorni il corpo non viene rivendicato dalle famiglie viene dato alle Università o alle istituzioni per la ricerca. E chi si chiedeva se i bambini potessero parteciparvi? I bambini fortunatamente non sono adulti e ancora conservano il piacere e si lasciano affascinare dalla scoperta non a caso uno dei gioca-impara venduti in edicola era Il corpo Umano.
Tutto ciò che ruota attorno all'esposizione si pone dunque come uno spazio privilegiato per incontri, per facilitare il dialogo e la polemica che aiuta e alimenta la ricerca. Pensata per il mondo della Salute, la mostra vuole parlare alle scuole, agli sportivi, ai nutrizionisti, ai curiosi e a tutti coloro che vogliono rivoluzionare la propria vita partendo dal "dentro" per una maggiore consapevolezza.
Il sito è fornitissimo ed è pensato proprio pedagogicamente. Tutto è spiegato: il processo di "plastinazione" che dagli anni settanta si impone come tecnica madre per la conservazione del corpo, domande e risposte, curiosità sulla provenienza dei copri ed approfondimenti fanno di questa mostra una piattaforma virtuale ed ipertestuale per approdare al concetto di salute inteso come benessere psico-fisico. Non solo corpo quindi.
Nove sono le gallerie espositive allestite negli spazi di via Filadelfia 82. Nove le sezioni pensate per il percorso espositivo - apparato scheletrico, muscolare, nervoso, cardiovascolare, respiratorio, digestivo, riproduttivo, lo sviluppo fetale - in cui si mostrano al pubblico esemplari di corpi, membra, tessuti e organi umani veri (è questa l'unicità della mostra) - adeguatamente trattati in modo da poterne avere una visione reale e tridimensionale dei diversi apparati, dalla pelle alle ossa, dai muscoli alle vene, dal capo alle dita dei piedi. E la cosa sbalorditiva che più reali sono, più all'occhio che guarda sembrano finti, un ingrandimento de Esplorando il Corpo Umano comprato dai genitori quando si era piccoli.
Tutto è estremamente affascinante e vedersi li nudi fino alle viscere cambia inevitabilmente, almeno per pochi minuti, la visione che sia ha di sé stessi. Sono esposti patologie di organi, cancri, polmoni anneriti dal fumo, tutto con velleità educativo-scientifiche. Perché la mostra non è solo mera esposizione, è soprattutto, la fuoriuscita dalle università, dunque da un mondo elitario, di un patrimonio ed una risorsa che sono di tutti: il corpo. Soprattutto nell'evo attuale, dove vi è un spinta verso il corpo insana e totalmente inconsapevole.
L'esibizione ha da subito fatto parlare di sé in quanto si espongono corpi veri e per i benpensanti o facinorosi della polemica gratuita, questo offende. Durante la conferenza stampa ad esempio il portavoce di una notissima testata giornalistica nel suo intervento sottolineava l'esposizione gratuita di corpi umani, quasi una mercificazione; e si chiedeva di chi fossero questi corpi, credendoli dei desaparesidos con le madri in giro per il mondo a cercarli. Certo fare polemiche aiuta l'audience, soprattutto in Italia ma uno sguardo attento e forse più consapevole di ciò che accade nel mondo sicuramente avrebbe posto quelle domande in un altro contesto.
Pensiamo al mondo dell'arte in cui artisti come Damien Hirst, i Santissimi, espongono con lo stesso procedimento animali, feti, riproduzioni di corpi umani. Pensiamo a Serrano e alle sua passione necrofila. Ma non andiamo molto lontano, le nostri televisioni esattamente all'ora di pranzo, nei telegiornali di tutte le reti, espongono corpi lacerati dalle guerre, bambini privi di arti, corpi spaccati come se fossero al macello. Ora la mostra non è obbligatoria o indotta, è libera e nella libertà il pubblico ha la responsabilità di ciò che sceglie. Detto questo, i responsabili nonché il frontman comunicativo Alessandro Cecchi Paone informano che esistono delle leggi nel mondo per cui se dopo 90 giorni il corpo non viene rivendicato dalle famiglie viene dato alle Università o alle istituzioni per la ricerca. E chi si chiedeva se i bambini potessero parteciparvi? I bambini fortunatamente non sono adulti e ancora conservano il piacere e si lasciano affascinare dalla scoperta non a caso uno dei gioca-impara venduti in edicola era Il corpo Umano.
Tutto ciò che ruota attorno all'esposizione si pone dunque come uno spazio privilegiato per incontri, per facilitare il dialogo e la polemica che aiuta e alimenta la ricerca. Pensata per il mondo della Salute, la mostra vuole parlare alle scuole, agli sportivi, ai nutrizionisti, ai curiosi e a tutti coloro che vogliono rivoluzionare la propria vita partendo dal "dentro" per una maggiore consapevolezza.
Il sito è fornitissimo ed è pensato proprio pedagogicamente. Tutto è spiegato: il processo di "plastinazione" che dagli anni settanta si impone come tecnica madre per la conservazione del corpo, domande e risposte, curiosità sulla provenienza dei copri ed approfondimenti fanno di questa mostra una piattaforma virtuale ed ipertestuale per approdare al concetto di salute inteso come benessere psico-fisico. Non solo corpo quindi.
GB
The Human Body Exhibition
Palaolimpico, Torino
29 settembre - 13 gennaio 2013
www.thehumanbody.it
Palaolimpico, Torino
29 settembre - 13 gennaio 2013
www.thehumanbody.it