Amore e fantasmi
la XI edizione de La Piattaforma
Riconfermata e rafforzata la collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo, la Fondazione Teatro Piemonte Europa e il festival Teatro a Corte, il festival La Piattaforma teatrocoreografico organizzato dall'Associazione Didee, nella sua XI edizione, in occasione dell'Anno Europeo dei Cittadini, imprime una svolta decisiva alla sua programmazione. Sempre viva la vocazione nello sperimentare differenti espressioni della danza e nel contaminare i generi, il festival, quest'anno, esplora nuovi territori e sinergie con realtà artistiche italiane ed estere, così come nuovi spazi e luoghi, oltre ad accogliere eventi che coinvolgono nuovo pubblico e fasce svantaggiate. Dal 9 al 17 luglio negli affascinanti spazi delle OGR - Officine Grandi Riparazioni di corso Castelfidardo 22 Torino.
Quattro le serate artistiche: martedì 9 e mercoledì 10 a tema Migrazioni Oltreconfine; martedì 16 e mercoledì 17 sarà la volta dei Nuovi percorsi creativi. Giovedì 11 sarà dedicato ad una giornata di incontri con al centro Laurent van Kote, delegato alla danza del Ministero della Cultura francese, per raccontare le politiche culturali e l'organizzazione del Sistema Danza in Francia. Invece fino al 5 ottobre gli eventi di Piattaforma Effetti Collaterali, serie di appuntamenti paralleli nel territorio cittadino e poco fuori, realizzati in collaborazione con varie realtà del territorio snodati fra la Sala Operti della Circoscrizione 2, il Teatro Vittoria, i terrazzi degli spazi torinesi Casa Luft e Gené5.
Per la sezione Migrazioni Oltreconfine martedì 9 alle ore 19.30 (con replica mercoledì 10 alle ore 21.00) l'architettura industriale delle OGR sarà la cornice del Progetto Miniatures Officinae, finestra sulla Francia e sul Bacino del Mediterraneo realizzata in collaborazione con L'Officina-Atelier Marseillais de Production in coproduzione con Marseille Provence 2013. Con la partecipazione di sei danzatori e performer italiani, francesi, palestinesi e marocchini il centro concettuale è l'amore.
Quel sentimento ormai cinematografico che si imbeve di quotidianità e intimità, che cambia a seconda dello spirito del tempo e che oggi si contamina dell'idea delle altre culture, si arricchisce attraverso le relazioni interpersonali nelle città multietniche. Un percorso itinerante che ha il suo esordio con il francese Arnaud Saury con I'm A Love Result, in cui afferma di essere il risultato di Amore. Si, ma quale? Scopriamolo durante il percorso fra eros e architettura industriale in cui si dispiegano le performance short format di Laurent Pichaud in Titre En Cours, Julia Cima in Le Quart d'Heur, l'italiana Maria Cristina Rizzo con la performance ACharming Lover; dalla Palestina invece Farah Saleh in Parole, Parole, Parole e dal Marocco Saïd Aït El Moumen in Danse a deux.
Sempre martedì 9, alle ore 21, è la volta della coreografa e danzatrice bolognese Simona Bertozzi che conBird's Eye View ci presenta un lavoro inserito all'interno di un suo progetto più ampio, Homo Ludens. Linee lunghissime ed eleganti formano direttrici aeree, teoremi spaziali tracciati con gli arti come direttrici. Il gioco dell'esplorazione che si dispiega come una sorta di danza con i fantasmi dalla forte carica estetica.
Quattro le serate artistiche: martedì 9 e mercoledì 10 a tema Migrazioni Oltreconfine; martedì 16 e mercoledì 17 sarà la volta dei Nuovi percorsi creativi. Giovedì 11 sarà dedicato ad una giornata di incontri con al centro Laurent van Kote, delegato alla danza del Ministero della Cultura francese, per raccontare le politiche culturali e l'organizzazione del Sistema Danza in Francia. Invece fino al 5 ottobre gli eventi di Piattaforma Effetti Collaterali, serie di appuntamenti paralleli nel territorio cittadino e poco fuori, realizzati in collaborazione con varie realtà del territorio snodati fra la Sala Operti della Circoscrizione 2, il Teatro Vittoria, i terrazzi degli spazi torinesi Casa Luft e Gené5.
Per la sezione Migrazioni Oltreconfine martedì 9 alle ore 19.30 (con replica mercoledì 10 alle ore 21.00) l'architettura industriale delle OGR sarà la cornice del Progetto Miniatures Officinae, finestra sulla Francia e sul Bacino del Mediterraneo realizzata in collaborazione con L'Officina-Atelier Marseillais de Production in coproduzione con Marseille Provence 2013. Con la partecipazione di sei danzatori e performer italiani, francesi, palestinesi e marocchini il centro concettuale è l'amore.
Quel sentimento ormai cinematografico che si imbeve di quotidianità e intimità, che cambia a seconda dello spirito del tempo e che oggi si contamina dell'idea delle altre culture, si arricchisce attraverso le relazioni interpersonali nelle città multietniche. Un percorso itinerante che ha il suo esordio con il francese Arnaud Saury con I'm A Love Result, in cui afferma di essere il risultato di Amore. Si, ma quale? Scopriamolo durante il percorso fra eros e architettura industriale in cui si dispiegano le performance short format di Laurent Pichaud in Titre En Cours, Julia Cima in Le Quart d'Heur, l'italiana Maria Cristina Rizzo con la performance ACharming Lover; dalla Palestina invece Farah Saleh in Parole, Parole, Parole e dal Marocco Saïd Aït El Moumen in Danse a deux.
Sempre martedì 9, alle ore 21, è la volta della coreografa e danzatrice bolognese Simona Bertozzi che conBird's Eye View ci presenta un lavoro inserito all'interno di un suo progetto più ampio, Homo Ludens. Linee lunghissime ed eleganti formano direttrici aeree, teoremi spaziali tracciati con gli arti come direttrici. Il gioco dell'esplorazione che si dispiega come una sorta di danza con i fantasmi dalla forte carica estetica.
gb
www.lapiattaforma.eu