Pirandello/Beckett
All'Astra due Maestri del Novecento
Negli spazi del Teatro Astra, per la sezione Classici di Stagione TPE, tornano i due massimi esponenti del ‘900 teatrale. Dopo Uno nessuno e centomila nella versione Krypton Teatro, è il Teatro Stabile della Sardegna a far dialogare i due mostri sacri. Con Pirandello/Beckett, dal 27 febbraio al 1 marzo, due atti a confronto.
Al confine tra prosa e pantomima, per la regia di Guido De Monticelli, sullo stesso palcoscenico All'uscita diPirandello e Atto senza parole di Beckett. Entrambi premi Nobel, legati insieme da quel gorgogliare di stupefatto umorismo attraverso cui prende forma la metafisica parabola dell'esistenza.
Ad unire i due atti, un alberello. L'alberello all'ombra del quale il mimo beckettiano, dopo aver condotto la sua azione senza parole, finisce per spegnersi in un'attesa senza più azione, e il Filosofo pirandelliano, rimasto solo, continua, imperterrito, a intrecciare il suo filo di parole."
"Pirandello/Beckett è uno spettacolo che mette insieme diversi linguaggi scenici, scrive il regista: la pantomima appunto (il folgorante Atto senza parole beckettiano), il pezzo teatrale (quel fulmineo e fulminante atto pirandelliano che è All'uscita), e infine, appunto, il teatro di figura, con l'irruzione di una serie di personaggi di quel "popolo di legno" che da sempre abita le zone più fantastiche e fantasmatiche del palcoscenico: "arsenale delle apparizioni", la chiamerebbe Pirandello. E se, nella pantomima di Beckett, nella simpatia "sfigata" di Edoardo Demontis riecheggia, in un susseguirsi di comicissimi inciampi e umanissimi impedimenti, un che di chapliniano (o forse qualcosa che ricorda Buster Keaton, che non a caso fu l'interprete dell'unico film di Beckett), nel "mistero profano" di Pirandello - nome che l'autore preferiva per l'opera nata per la narrazione in origine, ma poi messa in scena il 29 settembre del 1922 al Teatro Argentina di Roma per l'allestimento della Compagnia Lamberto Picasso - siamo oltre la soglia della vita, all'uscita di un cimitero dove i personaggi sono in realtà "apparenze" appena fuoriuscite dalla loro esistenza terrena; in attesa di una dissoluzione che non tarderà a venire, non appena ogni residuo, ogni conto in sospeso con la loro vita passata - tradimenti, domande prive di risposte, omicidi - si sarà esaurito.
Una pantomima, dunque, Atto senza parole, che racchiude, in una limpidissima partitura di gesti e pause di pensiero, tutta la vita, coi suoi irresistibili intralci, le sue aspirazioni e le sue frustrazioni, e un mistero profano, l'atto unico pirandelliano, che quella vita la prosegue per un attimo ancora oltre il suo termine, ripercorrendola tutta. E non parrà strano che, alla fine, le uniche figure realmente vive e legate alla terra, "un Contadino, una Contadina, un vecchio asinello con un gran fascio d'erba sulla schiena e, sovr'esso, una Bambina" - secondo la didascalia di Pirandello - siano proprio loro: le figure di legno di Is Mascareddas, che, come dice Pirandello dei "personaggi", sono forse meno reali di noi, ma più vere.
Al confine tra prosa e pantomima, per la regia di Guido De Monticelli, sullo stesso palcoscenico All'uscita diPirandello e Atto senza parole di Beckett. Entrambi premi Nobel, legati insieme da quel gorgogliare di stupefatto umorismo attraverso cui prende forma la metafisica parabola dell'esistenza.
Ad unire i due atti, un alberello. L'alberello all'ombra del quale il mimo beckettiano, dopo aver condotto la sua azione senza parole, finisce per spegnersi in un'attesa senza più azione, e il Filosofo pirandelliano, rimasto solo, continua, imperterrito, a intrecciare il suo filo di parole."
"Pirandello/Beckett è uno spettacolo che mette insieme diversi linguaggi scenici, scrive il regista: la pantomima appunto (il folgorante Atto senza parole beckettiano), il pezzo teatrale (quel fulmineo e fulminante atto pirandelliano che è All'uscita), e infine, appunto, il teatro di figura, con l'irruzione di una serie di personaggi di quel "popolo di legno" che da sempre abita le zone più fantastiche e fantasmatiche del palcoscenico: "arsenale delle apparizioni", la chiamerebbe Pirandello. E se, nella pantomima di Beckett, nella simpatia "sfigata" di Edoardo Demontis riecheggia, in un susseguirsi di comicissimi inciampi e umanissimi impedimenti, un che di chapliniano (o forse qualcosa che ricorda Buster Keaton, che non a caso fu l'interprete dell'unico film di Beckett), nel "mistero profano" di Pirandello - nome che l'autore preferiva per l'opera nata per la narrazione in origine, ma poi messa in scena il 29 settembre del 1922 al Teatro Argentina di Roma per l'allestimento della Compagnia Lamberto Picasso - siamo oltre la soglia della vita, all'uscita di un cimitero dove i personaggi sono in realtà "apparenze" appena fuoriuscite dalla loro esistenza terrena; in attesa di una dissoluzione che non tarderà a venire, non appena ogni residuo, ogni conto in sospeso con la loro vita passata - tradimenti, domande prive di risposte, omicidi - si sarà esaurito.
Una pantomima, dunque, Atto senza parole, che racchiude, in una limpidissima partitura di gesti e pause di pensiero, tutta la vita, coi suoi irresistibili intralci, le sue aspirazioni e le sue frustrazioni, e un mistero profano, l'atto unico pirandelliano, che quella vita la prosegue per un attimo ancora oltre il suo termine, ripercorrendola tutta. E non parrà strano che, alla fine, le uniche figure realmente vive e legate alla terra, "un Contadino, una Contadina, un vecchio asinello con un gran fascio d'erba sulla schiena e, sovr'esso, una Bambina" - secondo la didascalia di Pirandello - siano proprio loro: le figure di legno di Is Mascareddas, che, come dice Pirandello dei "personaggi", sono forse meno reali di noi, ma più vere.
gb
Teatro Astra
Pirandello/Beckett
Luigi Pirandello - Samuel Beckett
Atto senza parole di Samuel Beckett
All'uscita di Luigi Pirandello
regia Guido De Monticelli
con Edoardo Demontis, Paolo Meloni, Isella Orchis, Luigi Tontoranelli e le figure animate di Is Mascareddas
scenografia Edoardo Cossu, Marta Spiga, Valeria Spiga, Eleonora Uras
costumi Adriana Geraldo
luci Löic François Hamelin
produzione Teatro Stabile della Sardegna
www.teatrostabiledellasardegna.it
Pirandello/Beckett
Luigi Pirandello - Samuel Beckett
Atto senza parole di Samuel Beckett
All'uscita di Luigi Pirandello
regia Guido De Monticelli
con Edoardo Demontis, Paolo Meloni, Isella Orchis, Luigi Tontoranelli e le figure animate di Is Mascareddas
scenografia Edoardo Cossu, Marta Spiga, Valeria Spiga, Eleonora Uras
costumi Adriana Geraldo
luci Löic François Hamelin
produzione Teatro Stabile della Sardegna
www.teatrostabiledellasardegna.it